Con la primavera, molte persone iniziano a sperimentare sintomi dell’allergia che possono essere fastidiosi e influenzare la qualità della vita.
Che cos’è l’allergia?
L’allergia si verifica quando il sistema immunitario risponde in modo anomalo a sostanze normalmente innocue, gli allergeni, producendo anticorpi contro di esse in grado di indurre i sintomi tipici delle malattie allergiche.
I sintomi dell’allergia coinvolgono vari organi e tessuti, tra cui le vie respiratorie inferiori, la pelle, le mucose del naso e gli occhi.
Allergie di primavera: perché sono in aumento?
L’aumento delle allergie nei paesi occidentali e industrializzati può essere collegata alla cosiddetta “teoria igienica”: secondo questa teoria, il miglioramento delle condizioni igieniche nei primi anni di vita fa sì che il sistema immunitario sia meno esposto agli agenti infettivi, lasciando maggiore spazio ai meccanismi immunologici alla base delle allergie (inclusa la produzione di immunoglobuline E) in pazienti geneticamente predisposti.
Primavera, le allergie più comuni.
In Italia, la causa più comune delle allergie stagionali primaverili sono i pollini e in particolare quelli di: betulla, ulivo, graminacee, parietaria, ambrosia
Come curare le allergie di primavera?
La terapia farmacologica tradizionale prevede l’utilizzo di antistaminici che solitamente vengono somministrati sotto forma di compresse. In associazione agli antistaminici, è possibile utilizzare spray nasali a base di cortisone topico, che riducono l’infiammazione causata dall’allergia senza gli effetti collaterali tipici del cortisone assunto per via orale, che dovrebbe essere invece evitato.
Inoltre, per ottenere una soluzione a lungo termine, è possibile intraprendere l’immunoterapia specifica. Una volta identificati gli allergeni responsabili delle reazioni nel paziente, l’allergologo può valutare la somministrazione controllata dell’allergene stesso, per un periodo prolungato, generalmente almeno sei mesi all’anno, per almeno tre anni.
Questa terapia, che viene spesso definita “vaccino contro le allergie”, permette al paziente di perdere gradualmente la sensibilizzazione ai pollini, evitando la necessità di assumere farmaci.